Gli smartphone, e i dispositivi digitali in generale, sono diventati una parte integrale della nostra vita quotidiana. Tuttavia, l’uso eccessivo di questi dispositivi può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale, sulle nostre relazioni e sulla nostra produttività.
Cerchiamo di comprendere l’importanza di ridurre il tempo trascorso allo smartphone da un punto di vista psicologico, evidenziando le varie implicazioni del fenomeno e sottolineando l’efficacia di lavorare con uno psicologo di orientamento sistemico-relazionale.
Quando l’uso dello smartphone è considerato eccessivo?
Determinare quando l’uso dello smartphone diventa eccessivo può essere complesso, poiché non esiste una soglia universale che definisca con precisione questo limite. Tuttavia, l’uso dello smartphone può essere considerato eccessivo quando inizia a interferire con diverse aree della vita quotidiana, come le relazioni interpersonali, la produttività, il sonno e il benessere mentale.
Uno degli indicatori principali dell’uso eccessivo dello smartphone è la difficoltà nel distaccarsi dal dispositivo, anche in situazioni in cui sarebbe opportuno farlo, come durante un incontro sociale, al lavoro, o prima di andare a dormire. Le persone che controllano compulsivamente il telefono ogni pochi minuti, sentono il bisogno costante di rispondere immediatamente a notifiche o messaggi, o si preoccupano eccessivamente di perdere informazioni importanti, potrebbero essere a rischio di sviluppare una dipendenza digitale.
Un altro segnale d’allarme è la sostituzione delle interazioni faccia a faccia con quelle virtuali. Quando una persona preferisce trascorrere tempo sui social media o a scorrere feed digitali piuttosto che partecipare a conversazioni reali o attività con amici e familiari, l’uso dello smartphone potrebbe essere considerato problematico. Questo tipo di comportamento può portare all’isolamento sociale e alla compromissione delle relazioni personali, un segnale che l’equilibrio tra la vita reale e quella digitale è stato perso.
L’uso eccessivo dello smartphone può anche manifestarsi attraverso un impatto negativo sulla produttività e sulle performance lavorative o scolastiche. Le persone che interrompono frequentemente il proprio lavoro per controllare lo smartphone o che si distraggono facilmente con contenuti digitali possono vedere una diminuzione della qualità e dell’efficacia del proprio lavoro. Questo non solo può compromettere il successo professionale, ma può anche generare stress e frustrazione, aggravando ulteriormente il problema.
In ambito clinico, eccedere nell’uso dello smartphone è spesso associato ai disturbi del sonno. Trascorrere troppo tempo davanti allo schermo prima di dormire può alterare il ritmo circadiano e ridurre la qualità del sonno. La luce blu emessa dai dispositivi elettronici interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno, rendendo più difficile addormentarsi e mantenere un sonno profondo e riposante. Le conseguenze di un sonno disturbato sono significative e possono includere irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento dell’ansia e peggioramento dei sintomi depressivi.
Infine, quando l’uso dello smartphone diventa un meccanismo per evitare emozioni negative o situazioni stressanti, può essere considerato eccessivo. Questo comportamento di evitamento può manifestarsi in persone che utilizzano lo smartphone per distrarsi da sentimenti di ansia, solitudine o depressione. Sebbene l’uso dello smartphone possa offrire un sollievo temporaneo, a lungo termine può aggravare i problemi sottostanti, poiché impedisce di affrontare e risolvere le cause profonde del disagio.
Per riassumere, l’uso dello smartphone è considerato eccessivo quando inizia a compromettere il funzionamento quotidiano e il benessere psicologico. Riconoscere questi segnali d’allarme è il primo passo per riprendere il controllo e ristabilire un rapporto più sano con la tecnologia, preferibilmente con l’aiuto di un professionista della salute mentale che possa guidare questo processo.
L’impatto psicologico dell’uso eccessivo dello smartphone
L’uso eccessivo dello smartphone può influenzare diversi aspetti della nostra vita psicologica, tra cui:
- Dipendenza digitale
Gli smartphone sono progettati per essere coinvolgenti e possono facilmente portare a comportamenti compulsivi e dipendenza. Le persone possono sentirsi costantemente attratte verso il loro dispositivo, ignorando le attività quotidiane essenziali e le relazioni interpersonali. Questa dipendenza può essere particolarmente problematica per coloro che soffrono di disturbi dell’umore come la depressione, poiché l’uso eccessivo dello smartphone può fungere da meccanismo di evasione temporanea dai sintomi depressivi. - Distrazione cronica
La costante disponibilità di notifiche e di informazioni può portare a una riduzione della nostra capacità di concentrazione e attenzione. Questo può avere conseguenze negative sul lavoro, nello studio e nelle interazioni sociali. Le persone con ansia possono essere particolarmente vulnerabili alla distrazione causata dalle notifiche dello smartphone, poiché possono essere iperattente agli stimoli esterni. - Isolamento sociale
Sebbene gli smartphone ci connettano virtualmente con gli altri, possono anche isolare le persone dal mondo reale. L’eccessivo utilizzo dei dispositivi può portare a una diminuzione del tempo trascorso faccia a faccia con amici e familiari, compromettendo le relazioni interpersonali. Le persone con depressione possono essere inclini a isolarsi socialmente, e l’uso eccessivo dello smartphone potrebbe aggravare questo problema, poiché sostituisce il contatto sociale reale con interazioni virtuali superficiali. - Alterazioni del sonno
La luce blu emessa dagli schermi degli smartphone può interferire con i nostri cicli di sonno, causando difficoltà nell’addormentarsi e influenzando la qualità del riposo. Le persone con disturbi d’ansia possono essere particolarmente sensibili agli effetti negativi del sonno alterato, poiché il sonno insufficiente può aumentare i sintomi ansiosi e compromettere la capacità di gestire lo stress quotidiano. - Diminuzione della produttività
Passare troppo tempo sullo smartphone può portare a una riduzione della produttività, poiché si possono trascurare compiti importanti per dedicare tempo a attività meno significative online. Questo può essere particolarmente problematico per coloro che lottano con la depressione, poiché la mancanza di realizzazione e il senso di inutilità associati alla malattia possono essere aggravati dalla scarsa produttività.
Qualche consiglio pratico per provare a ridurre l’uso dello smartphone
Ridurre l’uso dello smartphone può sembrare una sfida difficile, soprattutto in un’epoca in cui questi dispositivi sono diventati onnipresenti nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, ci sono diverse strategie pratiche che possono aiutare a gestire il tempo trascorso al telefono in modo più consapevole e bilanciato.
Uno dei primi passi è stabilire dei limiti chiari sull’uso dello smartphone. Questo potrebbe significare fissare orari specifici durante la giornata in cui non si utilizza il telefono, come durante i pasti, nelle prime ore del mattino o prima di andare a letto. Impostare questi limiti aiuta a creare una routine che favorisce un rapporto più sano con la tecnologia. Un’altra strategia utile è quella di disattivare le notifiche per le app non essenziali, in modo da ridurre le distrazioni e la tentazione di controllare costantemente il telefono. Questo può migliorare la concentrazione e il coinvolgimento nelle attività quotidiane, oltre a diminuire l’ansia spesso associata al bisogno di rimanere sempre connessi.
Un altro consiglio pratico è dedicare tempo a attività che non coinvolgano l’uso dello smartphone. Attività come la lettura, l’esercizio fisico, la meditazione o semplicemente trascorrere tempo con amici e familiari possono offrire un’alternativa salutare all’uso del telefono. Queste attività non solo riducono il tempo trascorso al dispositivo, ma contribuiscono anche al benessere psicologico generale. Ad esempio, l’esercizio fisico è noto per ridurre lo stress e migliorare l’umore, mentre la meditazione può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio comportamento digitale.
Creare degli spazi “senza smartphone” in casa può essere un’altra strategia efficace. Stabilire aree come la camera da letto o la sala da pranzo come zone libere dai dispositivi può aiutare a promuovere un ambiente più rilassante e favorire interazioni sociali più profonde e significative. Questo approccio non solo limita l’uso del telefono, ma incoraggia anche a prestare maggiore attenzione a ciò che ci circonda, migliorando la qualità delle relazioni interpersonali.
Nonostante questi suggerimenti pratici possano essere utili, è importante riconoscere che, in alcuni casi, la riduzione dell’uso dello smartphone può richiedere un supporto professionale. Se il disagio legato all’uso dello smartphone diventa rilevante e inizia a interferire con la qualità della vita quotidiana, potrebbe essere indicato consultare uno psicologo. Questo è particolarmente vero se l’uso eccessivo del telefono è associato a sintomi di ansia, depressione o se funziona come un meccanismo di evitamento di emozioni negative.
Uno psicologo, in particolare uno di orientamento sistemico-relazionale, può aiutare a esplorare le radici profonde del comportamento disfunzionale e a sviluppare strategie personalizzate per affrontarlo. Attraverso un approccio collaborativo, lo psicologo può aiutare il paziente a identificare le motivazioni sottostanti all’uso eccessivo dello smartphone, a migliorare le dinamiche relazionali e a promuovere un cambiamento duraturo che vada oltre la semplice riduzione del tempo di utilizzo del dispositivo.
Riassumendo, mentre i consigli pratici possono rappresentare un buon punto di partenza per ridurre l’uso dello smartphone, il supporto di un professionista della salute mentale può essere essenziale per affrontare le problematiche più profonde e per promuovere un benessere psicologico a lungo termine.
Approccio psicologico sistemico-relazionale per ridurre l’uso dello smartphone
L’approccio sistemico-relazionale in psicologia considera l’individuo come parte di un sistema più ampio, in cui le relazioni e l’ambiente circostante giocano un ruolo significativo nel determinare il comportamento e il benessere psicologico. Nell’affrontare il problema dell’uso eccessivo dello smartphone, uno psicologo di orientamento sistemico-relazionale adotterebbe un approccio olistico, considerando:
- Il contesto familiare e sociale
Lo psicologo esaminerebbe il contesto familiare e sociale del paziente per comprendere meglio le dinamiche relazionali che potrebbero influenzare il suo comportamento. Ad esempio, un ambiente familiare in cui l’uso degli smartphone è predominante potrebbe favorire abitudini simili nel paziente. Per i pazienti con depressione, esaminare le dinamiche familiari può rivelare modelli disfunzionali di comunicazione o supporto emotivo, che possono contribuire ai sintomi depressivi. - Le dinamiche interpersonali
Le relazioni interpersonali giocano un ruolo cruciale nell’uso dello smartphone. Lo psicologo esplorerebbe le interazioni del paziente con gli altri membri della famiglia, gli amici e i colleghi per identificare eventuali schemi dannosi o disfunzionali. Le persone con ansia sociale possono sviluppare un’ipersensibilità alle interazioni sociali online, che possono exacerbare i loro sintomi. - Le motivazioni e le emozioni
Capire le motivazioni sottostanti all’uso dello smartphone è fondamentale per affrontare il problema in modo efficace. Lo psicologo esplorerebbe le emozioni associate all’uso del dispositivo, come lo stress, l’ansia o la noia, per sviluppare strategie di coping più salutari. Le persone con depressione possono utilizzare lo smartphone come meccanismo di evasione per evitare sentimenti dolorosi o pensieri negativi, il che può perpetuare il ciclo depressivo. - Il potenziale di cambiamento
L’approccio sistemico-relazionale enfatizza il potenziale di cambiamento attraverso l’interazione con l’ambiente circostante. Lo psicologo collaborerebbe con il paziente e le persone significative nella sua vita per creare un ambiente favorevole al cambiamento e alla riduzione dell’uso dello smartphone. Per i pazienti con ansia o depressione, questo potrebbe includere strategie per migliorare le relazioni sociali offline e promuovere uno stile di vita più equilibrato.
Considerazioni cliniche per la depressione e l’ansia
Le persone che lottano con la depressione e l’ansia possono trovare particolarmente difficile gestire l’uso dello smartphone in modo sano. Ecco alcune considerazioni cliniche specifiche:
- Mindfulness e meditazione
Pratiche come la mindfulness e la meditazione possono aiutare le persone a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando la consapevolezza del momento presente. Queste tecniche possono essere utili per interrompere i comportamenti automatici legati all’uso dello smartphone e favorire una maggiore consapevolezza nell’interazione con il dispositivo. - Supporto sociale
Il coinvolgimento in attività sociali offline e il sostegno da parte di amici e familiari possono essere cruciali per il recupero dalla depressione e l’ansia. Uno psicologo di orientamento sistemico-relazionale può aiutare i pazienti a identificare e coltivare relazioni significative nella loro vita che possano sostenerli nel processo di riduzione dell’uso dello smartphone. - Gestione dello stress
L’apprendimento di tecniche di gestione dello stress, come la respirazione profonda, la visualizzazione guidata e l’esercizio fisico, può aiutare a ridurre l’ansia e promuovere il benessere emotivo generale. Queste strategie possono essere integrate nel piano di trattamento del paziente per supportare il processo di riduzione dell’uso dello smartphone.
Ridurre il tempo trascorso nell’uso dello smartphone è un obiettivo importante per preservare il nostro benessere psicologico e le nostre relazioni, soprattutto per coloro che affrontano disturbi come la depressione e l’ansia.
Lavorare con uno psicologo di orientamento sistemico-relazionale può offrire un supporto prezioso nel processo di cambiamento, consentendo al paziente di sviluppare strategie efficaci per gestire l’uso del dispositivo in modo più sano e bilanciato, mentre affronta le sfide legate alla sua salute mentale.
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